Privacy: multa di 10 mln di euro per UBER
La Data Protection Authority (DPA) olandese ha imposto una sanzione da 10 milioni di euro a Uber per non aver fornito dettagli sul trattamento dei dati degli autisti europei, in particolare sul periodo di conservazione.
La vicenda nasce dal reclamo di oltre 170 autisti di Uber che in Francia che avevano presentato reclamo all’organizzazione per i diritti umani LDH (Ligue des droits de l’Homme et du citoyen). A sua volta la LDH ha presentato una denuncia al garante della privacy francese. Dato che la sede europea di Uber si trova in Olanda, la questione è stata gestita dalla Data Protection Authority (DPA).
L’indagine ha accertato che Uber avrebbe ostacolato gli sforzi dei suoi autisti di esercitare il loro diritto alla protezione dei dati personali rendendo inutilmente complicate le richieste di accesso. L’app usata dai driver include un modulo specifico, ma è stato “nascosto” in vari menu, Inoltre, l’azienda ha organizzato i dati personali in modo poco chiaro, rendendone quindi difficile l’interpretazione. Inoltre, l’informativa sulla privacy non specificava per quanto tempo Uber conserva i dati personali dei suoi autisti o quali misure di sicurezza sono adottate quando condivide queste informazioni con entità in paesi al di fuori dell’Europa.
Considerando il numero di autisti in Europa (circa 120.000) e la gravità delle infrazioni, la DPA ha inflitto una multa di 10 milioni di euro. Uber ha presentato ricorso contro la decisione dell’autorità.
Data: 31 gennaio 2024
Fonte: DPA