Il bilancio del Garante: i primi cinque anni di GDPR
Il Garante ha intrapreso numerose iniziative nel corso dei primi 5 anni di applicazione del GDPR: dalle campagne informative di sensibilizzazione, alle attività istruttorie e sanzionatorie. Facciamo il punto di questo primo lustro.
Se si potessero riassumere in numeri i primi 5 anni di attività del Garante italiano potremmo fare riferimento alle 1600 sanzioni comminate per un totale prossimo ai 4 miliardi di euro.
Ricordiamo qui i provvedimenti più significativi adottati:
Anno 2019
Anno 2021
Anno 2022
Anno 2023
Data: 25 maggio 2023
Il Bilancio del Garante
TikTok: presunto accesso ai dati da parte della Cina
L’intervento del Garante a seguito delle dichiarazioni di un ex dirigente della Società Byte Dance riportate dalla stampa.
Considerato che le notizie fanno riferimento ad una presunta comunicazione illecita di dati personali da parte di TikTok verso lo stesso Partito – attività esclusa con fermezza dalla Società anche in occasione di recenti incontri istituzionali sul tema – il Garante ha invitato quest’ultima a fornire le proprie osservazioni su quanto riportato e sull’eventuale coinvolgimento di TikTok Technology Ltd nella trasmissione di dati di utenti anche italiani ed europei alle autorità governative cinesi.
Il riscontro all’Autorità dovrà pervenire entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta.
Data: 10 giugno 2023
Comunicato Stampa
Telemarketing selvaggio: il Garante confisca le banche dati
È in corso una vasta operazione finalizzata a notificare i provvedimenti adottati dal Garante e, soprattutto, a confiscare le banche dati in uso ad alcune società che svolgevano attività illecite nel campo del telemarketing illegale.
Sono coinvolti i Finanzieri del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma e i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Verona. Le società sanzionate sono: Mas s.r.l.s. per 200 mila euro, Mas s.r.l. 500 mila euro, Sesta Impresa s.r.l. 300 mila euro, Arnia società cooperativa per 800 mila euro E’ la prima occasione in cui il Garante dispone la confisca delle banche dati dei potenziali clienti.
L’attività è scaturita da una segnalazione della Compagnia della Guardia di Finanza di Soave (VR), che ha permesso di individuare le quattro società ritenute responsabili di una serie di attività in aperta violazione della normativa in materia di protezione dei dati personali. In particolare, quelle veronesi (Mas s.r.l.; Mas s.r.l.s.), mediante acquisizione di apposite liste illegalmente prodotte, contattavano decine di migliaia di soggetti, senza che questi avessero mai rilasciato il necessario consenso per il trattamento dei propri dati a fini di marketing, proponendo offerte commerciali di diverse compagnie energetiche, giungendo anche a proporre, dopo poco tempo, passaggi inversi fra queste, al fine di accrescere le proprie provvigioni. I contratti così realizzati venivano poi girati alle due società toscane per l’indebito inserimento nel database delle compagnie, il tutto senza alcun formale incarico e in base a un sistema di distribuzione delle responsabilità in ambito privacy fittizio, meramente formalistico e con gravissime carenze nell’adozione di efficaci misure di sicurezza per la protezione dei propri sistemi.
Data: 6 giugno 2023
Fonte