Piano ispettivo del Garante per il 2° semestre 2023
Ecco gli ambiti oggetto di accertamento.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha varato il piano delle proprie attività ispettive relative al secondo semestre del 2023. Sotto la lente dell’autorità vi saranno in particolare il settore della statistica e della ricerca scientifica, il telemarketing, il riconoscimento facciale, i gestori ed i fornitori di servizi che utilizzano lo SPID e la carta d’identità elettronica (CIE) nell’ambito di servizi online offerti anche tramite app, nonché i cookie e gli altri strumenti di tracciamento. Le attività ispettive a cui sarà data la priorità sono:
accertamenti nel settore della statistica e della ricerca scientifica con specifico riferimento alle misure di cui all’art. 89 del Regolamento UE 2016/679 (GDPR) e in particolare alla tematica della pseudonimizzazione;
Anche se in linea di principio le ispezioni del Garante vengono effettuate fisicamente presso le sedi dei soggetti interessati, l’Autorità potrà svolgere la propria attività anche da remoto con accertamenti online in riferimento a trattamenti di dati personali effettuati tramite siti internet da parte di titolari del trattamento pubblici e privati. Le ispezioni consistono nella verifica della correttezza di tutti i sistemi di acquisizione, archiviazione, protezione, gestione e cancellazione dei dati personali trattati da un’azienda, e non si tratta di controlli puramente formali o documentali, ma sono volte ad accertare che i trattamenti di dati personali avvengano in conformità al GDPR e alla normativa correlata in materia di protezione dei dati personali.
Data: 3 agosto 2023
Delibera del Garante
Il Garante: "Stop alla diffusione del video della violenza sessuale di Palermo"
Le sanzioni economiche e penali previste.
La condivisione del video viola le norme europee a tutela dei dati personali, con implicazioni non solo di natura penale ma anche in termini di sanzioni, che potrebbero arrivare a decine di migliaia di euro.
Il Garante per la privacy ha emanato un avvertimento nei confronti di Telegram e degli utenti che in queste ore stanno cercando e condividendo il video dei fatti dello scorso 7 luglio, quando un gruppo di ragazzi ha violentato una ragazza di 19 anni al Foro Italico, a Palermo.
«A seguito di numerose notizie stampa su una “caccia alle immagini” scatenatasi nelle chat, l’Autorità – con due provvedimenti d’urgenza – ha rivolto un avvertimento a Telegram e alla generalità degli utenti della piattaforma, affinché venga garantita la necessaria riservatezza della vittima, evitando alla stessa un ulteriore pregiudizio connesso alla possibile diffusione di dati idonei a identificarla, anche indirettamente, in contrasto, peraltro, con le esigenze di tutela della dignità della ragazza», spiega il comunicato apparso sul sito del Garante per la protezione dei dati personali, che continua: «Il Garante ricorda che la diffusione e la condivisione del video costituiscono una violazione della normativa privacy, con conseguenze anche di carattere sanzionatorio, ed evidenzia i risvolti penali della diffusione dei dati personali delle persone vittime di reati sessuali (art. 734 bis del codice penale)».
Data: 23 agosto 2023
Comunicato stampa