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Novembre 2025

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Newsletter 10/2025

In primo piano

Garante: chiarimenti su presunta richiesta di controllo dati dei dipendenti
Il Garante ha chiarito che il Collegio non è mai stato informato di una richiesta di accesso ai dati dei dipendenti, avanzata da parte del Segretario Generale. La precisazione interviene dopo la diffusione di notizie sui possibili controlli interni non autorizzati. La recente vicenda ha evidenziato criticità nelle procedure interne di gestione dei dati sensibili e ha portato alle dimissioni del Segretario Generale, sottolineando l’importanza di rispettare rigorosamente le regole di trasparenza e controllo all’interno dell’Autorità.
Data: 27 novembre 2025
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Dall'Italia

Licenziamento per accessi illeciti: violato il database aziendale
Una lavoratrice di un’Azienda Ospedaliera Universitaria è stata licenziata dopo aver compiuto circa 30 accessi non autorizzati ai fascicoli sanitari elettronici, visionando dati personali di terzi (anche vicini di casa) senza motivazione di servizio.  La sentenza della Corte di cassazione depositata il 1° novembre 2025 (n. 28887) ha confermato che l’accesso ai sistemi aziendali per finalità estranee al lavoro configura reato di “accesso abusivo” e giustifica il licenziamento per giusta causa. La decisione ribadisce che anche la semplice conoscenza della password — se utilizzata per scopi personali e non autorizzati — non esime da responsabilità, e costringe aziende e dipendenti a rispettare rigorosamente le regole di accesso e uso dei dati personali.
Data: 1° novembre 2025
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Pubblicare online la residenza di un professionista viola il GDPR
Secondo un provvedimento del 9 ottobre 2025 (n. 585) del Garante per la protezione dei dati personali, la pubblicazione online dell’indirizzo di residenza privata di un iscritto — ad esempio in un albo professionale — costituisce una violazione della normativa sulla privacy. L’Ordine coinvolto aveva inserito il dato in un elenco pubblico accessibile sul web, ma la diffusione è stata giudicata non necessaria e sproporzionata rispetto allo scopo dichiarato. Il dato “residenza privata” è considerato superfluo ai fini dell’identificazione professionale e la sua pubblicazione online espone il professionista a rischi per la propria sicurezza e riservatezza. Il Garante ha pertanto stabilito che solo dati strettamente necessari (es. nome, cognome, numero di iscrizione) possono essere resi pubblici.
Data: 25 novembre 2025
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Whistleblowing: il Garante approva le nuove linee guida ANAC per le segnalazioni
Il Garante ha espresso un parere su due proposte di delibera della ANAC riguardanti le segnalazioni interne ed esterne di illeciti (whistleblowing). Le nuove linee guida mirano a rendere più uniforme ed efficace la gestione delle segnalazioni, garantendo in particolare la protezione dei dati personali e l’anonimato del segnalante, oltre che la tutela delle persone coinvolte. Viene sottolineata l’importanza di misure tecniche e organizzative adeguate, della conservazione sicura dei dati e di limitare l’accesso alle segnalazioni solo a chi ne ha competenza.
Data: 27 novembre 2025
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Dall'Europa

Multa da 100.000 € per banca che nega l’accesso ai dati richiesti dal cliente
L’ European Data Protection Board (EDPB) — tramite le autorità italiane competenti — ha sanzionato Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA) con 100.000 € per non aver garantito il diritto di accesso previsto dal Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR). Un cliente, vittima di frode, aveva chiesto copia delle registrazioni delle telefonate con il servizio clienti per verificare un trasferimento sospetto di 10.000 €, ma la banca ha risposto con grave ritardo. L’autorità ha ricordato che anche le chiamate con il customer service sono “dati personali” e devono essere resi disponibili entro 30 giorni dalla richiesta. Il provvedimento ribadisce l’obbligo di trasparenza verso l’interessato e sancisce che la mancata risposta nei termini costituisce violazione della normativa.
Data: 18 novembre 2025
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Dal Garante

Nuova Guida del Garante: come usare i social in modo conforme e sicuro
La nuova guida del Garante offre indicazioni aggiornate sull’uso dei social media da parte di imprese e professionisti, con particolare attenzione alla gestione corretta dei dati personali. Il documento chiarisce ruoli, responsabilità e limiti nell’amministrazione di pagine, profili e community online. Fornisce inoltre esempi pratici e buone prassi per garantire conformità normativa e una comunicazione digitale più sicura e consapevole.
Data: 14 novembre 2025
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